In ricordo di Giuseppe Gatì

Inizia una nuova stagione per Difendo la mia Terra. Infatti, attraverso le pagine di questo sito web
rifletteremo ed analizzeremo su tematiche ambientali ed ecologiste, importantissime per continuare a
popolare questo pianeta, l’unico che abbiamo.

Prima di iniziare questo nostro viaggio, vogliamo però ricordare la figura di Giuseppe Gatì, precedente
possessore del dominio, nonché icona della lotta alle mafie in terra di Sicilia.

Purtroppo, a causa di un filo
elettrico scoperto presso l’azienda agricola dove lavorava, è morto fulminato. Una tragedia terribile,
Giovanni infatti era ancora un ragazzo, ma dentro covava grandi ideali ed un incredibile coraggio.

Quest’ultimo, lo ha portato a sfidare e contestare pubblicamente il critico d’arte Vittorio Sgarbi urlando
“Viva Castelli, Viva il Pool Antimafia!”.
Molti ricordano questo giovane ragazzo siciliano per l’amore che provava per la sua terra e per la sua
strenua lotta contro la criminalità organizzata, piaga che distrugge le terre italiane, partendo proprio dal
meridione. Lui, con lo sguardo rivolto ad un futuro migliore, invitava gli italiani onesti, partendo dai suoi
concittadini a “lottare per un cambiamento vero, contro chi ha ridotto e continua a ridurre la nostra terra
in un deserto”, invitando tutti a difendere questa meravigliosa terra.

La sua memoria, assieme a quella dei modelli umani a cui si ispirava: Falcone, Borsellino, Peppino
Impastato, Pio La Torre, Pippo Fava, Beppe Alfano, senza dimenticare tutti coloro che dando la propria
vita hanno provato a ridonare dignità ad una terra martoriata, vive in tutti noi, perché come diceva il
Giudice Giovanni Falcone “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e
continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.